Giulia Niccolai da Frisbees (1982 – 1985)
Da Frisbees di Giulia Niccolai vi proponiamo alcune ironiche poesie.
Una volta
aprendo il frigorifero
è capitato anche a me di dire:
«C’è qualcosa di marcio in Danimarca».
*
Un santo mi fa notare
(durante l’intervallo di una mia lettura alla Pasticceria),
che il pane in Toscana viene fatto senza sale
e che Dante ha scritto:
«Tu proverai sì come sa di sale
Lo pane altrui…
e ‘l salire per l’altrui scale».
Ci rimango di sale.
E intanto Dante sale.
*
Questo perché negli anni Cinquanta,
una Prof. del ginnasio aveva spiegato
quel verso, dicendo che il pane di Dante
era salato, perché in esilio
ci piangeva sopra…
*
La poesia
va da tutte le parti
e così fo io.
Laudata sia.
*
Omaggio al
Canto notturno del pesce
di Morgenstern:
la notte
il pesce
canta
alla stella del mattino.
Die Nacht
der Fisch
singt
zum Morgenstern.
*
Squilla il telefono.
«Buongiorno. Non ci conosciamo ancora
ma sono Antonietta Dell’Arte».
E invece di dire: «Che culo!»
Dico: «Buongiorno».
*
Omaggio a Petrarca.
Oggi ho conosciuto Laura Gentile.
*
Valduga e Raboni:
Black and White Scotch Wisky
*
Chiedo di pagare due rossi
al cassiere delle Scimmie.
«Vino?» mi chiede lui.
(Deve essere molto politicizzato).
Dopo poco al bar
vedo il sosia di Pavese
e il sosia di Sanguineti».
Saranno mica questi allora
i due rossi del cassiere?