Nel tempo madri, poesie di Annamaria Ferramosca.
Annamaria Ferramosca è nata a Tricase (Lecce) e vive da molti anni a Roma, dove ha lavorato come docente e ricercatrice in campo scientifico, ricoprendo al contempo l’incarico di cultrice di Letteratura Italiana per alcuni anni presso l’Università RomaTre. Ha all’attivo collaborazioni e contributi creativi e critici con varie riviste nazionali e internazionali e con i più noti lit-siti italiani di poesia. Fa parte da molti anni della redazione del portale poesia2punto0, dove è ideatrice e curatrice della rubrica Poesia Condivisa, che diffonde in rete la poesia di grandi autori da tutto il mondo.
Sue pubblicazioni in poesia:Andare per salti, Edizioni Arcipelago Itaca, 2017; Trittici—Il segno e la parola, Edizioni DotcomPress, 2016; Ciclica, La Vita Felice, 2014; Other Signs Other Circles (Altri Segni, Altri Cerchi ), raccolta antologica di poesie 1990- 2009, Chelsea Editions, New York, collana Poeti Italiani Contemporanei Tradotti, 2009, Introduzione e traduzione di Anamaría Crowe Serrano; La Poesia Anima Mundi, monografia a cura di Gianmario Lucini, con la silloge Canti della prossimità, puntoacapo editrice, 2011; Curve di livello, Marsilio, 2006; Paso Doble, Empiria, 2006, raccolta di dual poems (poesie bilingui a quattro mani), coautrice Anamaría Crowe Serrano, con traduzione inglese di Riccardo Duranti; Porte / Doors, Edizioni del Leone, 2002, traduzione inglese di Anamaría Crowe Serrano e Riccardo Duranti; Porte di terra dormo, Dialogo Libri, 2001, plaquette; Il versante vero, Fermenti, 1999.
Ha curato la versione poetica italiana del volume antologico di percorso del poeta rumeno Gheorghe Vidican 3D – Poesie 2003-2013, CFR 2015.
Suoi testi sono stati tradotti, oltre che in inglese, in francese, tedesco, spagnolo, greco, rumeno, albanese.
1.
nel tempo madri
oggi qui cielo viola di nuvole
vi salgo pensando al mio giorno di consegna
vi salgo per allenarmi
cielo di nebula non vedo
nessuno intorno a te che ti aiuti nel parto
sei sola con il tuo frutto e solo la mia voce
ti dico del tuo tempo tenero di madre
del tetto che sarai incomparabile
ti dico del mio tempo rimasto minuscolo
pochi giorni restano ancora
per nutrire i piccoli o per lasciare parole poi
subito svestirsi fare delle vesti brandelli
brancolare
cercando tutte le mani tese pure le
mani che sanno stringere altre mani
mani che porgono mani
che carezzano
non più catenemani e pietre
su palmi contratti
ecco piange di vita il tuo neonato
sazialo di latte per un tempo altro
altro ossigenosangue verso il cuore
altro ricominciare
inedito 2017
2.
di voce attesa
una specie di lamento sottile
un gemito piccolo di gioia
come un timbro distorto per l’iridescenza delle acque
è la voce embrionale che attraversa la bolla salina
risuona nelle vene alla madre
e preme e le canta la sua elementare infanzia
chiede di sfolgorare in concerto nel giorno
dell’uscita luminosa quando
il minuscolo corpo verrà adagiato
sull’addomepianeta che riconosce
l’emissione di onde alla madre si compie
per distacco di corone vocali sottili come aureole
e lei interpreta e trema e costruisce
un paesaggio di case-alberi-strade
divinazione al primo cammino
lei avvia un’assertiva preghiera
salute prima poi bellezza e buona sorte ex aequo
tutto accadrà dovrà accadere
per volontà- rito-destino
o solo
per un in-cantamento
3.
passaggio di codici al gate 10
cantava per il suo piccolo
in un portoghese dolcissimo
oscillando piano col busto
e un’ignota sostanza soave
si amalgamava al latte la voce
trasmutava in onda comprensibile
a piccolo di donna
lattemusica e
cieli e foreste fruscio di ali di nidi
e lancinante una promessa
d’incondizionato amore
piano nel tepore dei suoni
sazio d’imprinting il bimbo
scivolava nel sonno
(da Canti della Prossimità, in La Poesia Anima Mundi, Quaderno Poiein monografico a cura di Gianmario Lucini, puntoacapo, 2011)
4.
nascita
a Nicole
Il tuo arrivo in settembre una migrazione
da magma scuro verso la radura
che abbaglia di promesse
nella stretta della mano minuscola
abbozzi di frasi come desideri
guardo il sole assentire
lembi di cielo piegarsi
respiro largo della casa che ti accoglie
ieri solo spazio d’attesa muto
annullata d’un tratto per te la sua storia
tutti i pianti trascorsi le risa
ora ospita nuova il tuo grido
dispotico tuo segno lanciato al mondo
che incide il tempo della compassione
e fa i gesti di cura perfetti come una metrica
ché l’accostarsi al piccolo corpo accende
inauditi segnali visioni lampi
tutti gli inviti tutte le preghiere
ti chiamo sottovoce mentre dormi
soffio il tuo nome intorno
— battesimo di sillabe nell’aria —
veglio il tuo sonno arreso che trascina
fiumi di stelle alla mia notte
5.
adozione
(una rinascita)
Tra le mani mi palpitano le sue piume,
il gomitolo della sua carne viva.
E’ venuto a fermarsi nel mio grembo
E io non so che fare del suo smarrimento.
Juana Castro
ero già nato ma di una nascita
sospesa ero in attesa
isola nell’isola lentissima
ruota di giorni bianchi
ombre in silenzio mi nutrivano
— leggero latte di speranza — ma sentivo
già il fragore del fiume il gridoamore
che a me risaliva controcorrente
il viso raggiante si avvicinava
che riconoscevo
il sussulto del seno le braccia a farmi culla
poi l’ora memorabile lo scampanio
la sua voce incredula dal corridoio
il cuore impazzito all’unisono con il mio
toccarci una deflagrazione
ripercorro il cammino del parto
sul petto la conchiglia del riconoscimento
mi corre acquavivaintorno come un destino
rinasco in sangue rinnovato
riconosco le anse materne del riparo
di padre il porto calmo
così a me s’apre
questa porta d’aprile buona sorte
nella casa che canta di pienezza
qui le radici
da qui muovere il cammino
da Ciclica, La Vita Felice, 2014
6.
grandi madri di Malta
equivalenza dell’aspetto fertile del tempo
a questa madre
feliceobesa guardiana di Tarxien
curvilinea di abbracci
semplicità del corpo senza necessità di scrittura
parola sazia sacrale
indicando la direzione morbida innocente
doni di granomiele e seme
inarcano i fianchi
il ventretempio imita il cielo
le nove lune trascorrono
in sonno largo di incontri
madre dormiente in preascolto del vagito, pure
del nostro lamento
da Other Signs, Other Circles – A selection of poems 1990-2009, Series Contemporary Italian Poets in Translation – Chelsea Editions, 2009
